[thumb:4057:r]Savona. Tutto da rifare per la ASL 2 savonese dopo la sentenza del Tar che di fatto ha annullato la gara d’appalto per il servizio di ristorazione negli ospedali di Savona, Cairo, Albenga e delle Rsa vinta dall’azienda Alessio Spa di Novara. E’ stato accolto quindi il ricorso presentato dalla ditta seconda classificata, la Pedus, e ora si profila o una nuova gara d’appalto (soluzione più probabile), oppure assegnare il servizio alla Pedus o ancora appellarsi al Consiglio di Stato per ribaltare la sentenza del Tar: “è una sentenza ancora soggetta di impugnazione da parte nostra o dell’azienda vincitrice dell’appalto – afferma l’avv. Rosavio Bellasio, Dir. U.O. Presidi Ospedalieri della ASL 2 -, dobbiamo ancora esaminare le motivazioni della sentenza e sulla base di questo decidere se adeguarci al dispositivo del Tar e quindi rivedere il bando di gara oppure appellarci al Consiglio di Stato, è una questione di merito e di interesse guiridico, come ASL 2 vogliamo invece sottolineare che il servizio di ristorazione non si è mai interrotto e prosegue senza intoppi; questa sentenza crea semmai un inconveniente, ossia che non avendo un aggiudicatario di gara non possiamo realizzare quei miglioramenti nel servizio di ristorazione che come ASL 2 ci eravamo preposti”. L’avv Bellasio entra poi nel merito dei criteri di valutazione che sono stati messi sotto accusa nel ricorso presentato al Tar: “non sono tanto i criteri di valutazione in quanto tali, ma una norma precisa, vale a dire che l’impresa vincitrice del bando di gara doveva dimostrare di avere almeno 3 anni di esperienza nel cosiddetto “cocken and chill”, ossia cucinare prima gli alimenti, portarli refrigerati e poi riportarli alla corretta temperatura di consumo; il Tar ha probabilmente ritenuto che questo criterio non fosse prerogativa della ditta aggiudicataria dell’appalto, ma ripeto dobbiamo aspettare le motivazioni della sentenza e solo dopo potremo fare valutazioni conclusive e scelte in merito alla gara d’appalto”.
[image:4057:c:s=1:t=il servizio di ristorazione nella mensa dell’ospedale San Paolo]
