[thumb:3547:r]Una tassa per fare cassa. Così il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, definisce l’autovelox. “Le località turistiche di tutta Italia – scrive Rienzi in una nota – sono state invase in questi giorni da migliaia di autovelox installati, o meglio accuratamente occultati, nelle principali arterie attraversate dai turisti. I Comuni che si affacciano sul mare, specie in Sicilia, ma anche Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Liguria, sembrano aver deciso quest’anno di utilizzare la mano pesante contro chi non rispetta i limiti di velocità “. Secondo il responsabile del Codacons, se i Comuni avessero davvero a cuore la sicurezza stradale, farebbero meglio ad adottare il “Tutor” che, controllando le velocità media, colpirebbe gli spericolati e non spennerebbe i turisti. “Il fiorire di apparecchi autovelox sulle litoranee quotidianamente attraversate dai bagnanti, registrato in questi giorni di grande afflusso di cittadini in vacanza, fa nascere però il sospetto che più che garantire il rispetto del Codice della Strada, i Comuni vogliano far cassa approfittando dell’elevato numero di turisti nelle località di mare” osserva Rienzi. “Se davvero i Comuni tengono alla sicurezza degli automobilisti, anziché infestare le strade di autovelox, potrebbero introdurre il “Tutor”, così da sanzionare i veri trasgressori senza tartassare indistintamente tutti i cittadini” conclude il presidente dell’associazione di consumatori. Intanto, per il rientro dalle ferie si prevede una valanga di multe per un importo complessivo stimabile in almeno 50 milioni di euro.
[image:3547:r:s=1:t=Foto inviata da un lettore di IVG scattata in un comune savonese]