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In questi giorni mi sono recato in Normandia ed in Bretagna, terre bellissime del Nord della Francia.
Ho quindi percorso ben 1300 chilometri di tutte le strade fancesi, autostrade, strade nazionali, regionali e comunali.
Spesso in alcuni punti del bordo strada, ho osservato sagome di legno, una o piu’ di una.
Incuriosito , ho chiesto ad una pattuglia della Gendarmeria nazionale che mi ha risposto : queste sagome stanno ad indicare i morti per incidenti stradali, avvenuti proprio nel punto in cui sono messe le sagome, il numero delle sagome e’ esattamente il numero dei deceduti in quel sinistro e la loro funzione, almeno nelle intenzioni delle autorita’ francesi, e’ quello di deterrenza ad una velocita’ pericolosa.
I gendarmi mi hanno detto che nei punti dove le sagome sono state poste, non si sono piu’ verificati incidenti mortali.
Nei miei 1300 chilomtri, attraversando la Francia in diagonale da Modane a Cherbourg ho contato circa 500 sagome al bordo strada.
Stavo riflettendo se un simile sistema potesse funzionare anche sulle strade italiane. Oppure no.
Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale gruppo Misto Savona
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Caro signor NICOLICK, il posizionamento delle sagome che lei ha osservato ai bordi delle strade francesi per ricordare a tutti gli automobilisti la pericolosità della strada e le sue vittime, in Italia, sarebbe impossibile da realizzare e vengo a spiegare il perché: per prima cosa le sagome sarebbero veramente troppe da collocare nelle nostre strade. Pensi solo ai morti che ci sono stati sul nostro tratto della Statale Aurelia, che è un immenso cimitero a cielo aperto, sarebbero più le sagome che i cartelli; secondo basterebbero alcuni giorni perché dette sagome venissero “graffitate†dai soliti “noti†o quantomeno danneggiate se non addirittura asportate come “trofeo di caccia†dai soliti vandali che operano indisturbati per tutta Italia, con il risultato totalmente opposto a quello voluto.
Non abbiamo la civiltà e l’educazione civica per “capire†detti messaggi che, a mio modesto parere, servirebbe da monito a tutti gli automobilisti affinché si sappiano regolare e autodisciplinarsi, per non essere una “sagoma†in più sul ciglio della strada.
Cordialmente Biagio MURGIA
In Francia da molti anni usano le sagome lungo le strade. Un tempo mettevano delle fotocopie a grandezza naturale di polizia stradale per far rallentare le auto. Anche in Italia ci sono iniziative del genere, purtroppo con scarsi risultati. In Svizzera usano mettere ai bordi delle strade e nelle piazze delle città le vetture sinistrate.Dovunque ci sono ai bordi delle strade croci , cippi , fiori ( anche di plastica ) a ricordo delle vittime. In Grecia ci sono delle piccole cappelette dove ognuno può depositare fiori e anche una bottiglia d’olio con cui alimentare il lumicino e ce ne sono non a decine ma a centinaia.In Romania dove i Rom andavano sui carri trainati da cavalli usano mettere le croci dove non bastava la lampada messa sotto il carro a segnalare di notte la loro presenza. In molte altri paesi ci sono cartelli indicatori dove sono aggiornati i numeri delle vittime. Tutto questo purtroppo non porta alla riduzione di incidenti anche perché , esperienza comune, quando si assiste ad un incidente grave si rallenta per un dieci minuti ma poi si riprende a viaggiare esattamente come prima.
si era già provato a proporre una cosa del genere, specie sulla statale del Cadibona, ma fino ad oggi, l’unica cosa che si è vista è un cartellone di pessimo gusto da cui una figura femminile (pubblicizzando penso qualche concessionaria di moto) invita ad avere comportamenti non proprio prudenti… se mettessero la stessa ragazza fotografata seduta su una sedia a rotelle, forse, servirebbe a qualcosa….