[image:1211:r:s=1]Vado Ligure. La Fita-Cna teme il naufragio del progetto della piattaforma container del porto di Vado Ligure dopo le critiche dell’associazione “Vivere Vado” e le dimissioni di tre assessori e due consiglieri comunali. “Rischiamo di perdere un investimento da 450 milioni di euro e che la Maersk vada in un altro porto”, ha detto stamani in una conferenza stampa il presidente regionale dell’organizzazione degli autotrasportatori Franco Pensiero. “Sarebbe un danno gravissimo per tutta la provincia, un vero e proprio danno generazionale”, ha aggiunto il presidente provinciale della Cna, Giorgio Grillo, a nome delle 1.800 imprese artigiane con seimila addetti della provincia savonese. “E’ molto grave – ha osservato Pensiero, che rappresenta oltre 1.500 aziende dell’autotrasporto in Liguria – che un gruppo politico vanifichi gli sforzi che il presidente dell’Autorità Portuale di Savona, Canavese, sta facendo per sviluppare il porto. Il sindaco di Vado Ligure, Carlo Giacobbe, mi ha confidato tutta la sua preoccupazione per il completamento dell’iter burocratico del progetto”. “Non capiamo le perplessità – ha aggiunto Franco Pensiero – visto che l’intero progetto prevede anche lo spostamento del terminal carbone da Vado a Savona. Il carbone raggiungerebbe così la Val Bormida in funivia e non più in camion. Al suo posto verrebbero movimentati i container e la Val Bormida potrebbe diventare il retroporto di Vado”. “Il comitato ‘vivere Vado’ ha diritto di porre dubbi – ha osservato ancora Giorgio Grillo – ma lo invito a riflettere bene prima di prendere decisioni gravi. Le polemiche di questi giorni ci preoccupano molto, sono molto più di un temporale estivo”.
Governare un’operazione di questa portata, certamente “epocale” per un comune di meno di 9000 anime, non è cosa semplice e richiede capacità amministrative e politiche di alto profilo. Quali, io credo, siano attualmente quelle in campo Di alto profilo dovrebbe essere altresi l’approccio al problema da parte degli oppositori e dei “titubanti”. Con tutte le cautele del caso e garantendo il minor impatto possibile ed il maggior vantaggio per il paese, non è francamente pensabile rinunciare ad una tale opportunità che, oltre a pesare economicamente su Vado, peserà indiscutibilmente nell’ecomonia del Paese, nel novero dello sfruttamento delle “autostrade del mare” e di collegamento con il nord europa. Sarebbe un pò ora di finirla con l’approccio “non nel mio giardino” ai problemi infrastrutturali del Paese. L’amministrazione comunale di Vado in questo momento ha bisogno del sostegno, pur critico ed attento dei cittadini più o meno organizzati, e non di opposizione preconcetta e politicamente discutibile quale appare quella in generale manifestata in questi ultimi periodi
E’ dal 1972 che sento parlare di ” autostrade del mare “!
Mi avevano spiegato che non decollavano, in quanto non c’ era la certezza di poter effettuare il trasporto, (sia nel Tirreno che nell’ Adriatico ), in entranbe le direttrici: NordOvest – SudEst e viceversa.
Si nutrivano forti dubbi per i trasporti da Sud verso Nord.
Una nave che effettua il viaggio, con carico, in una sola direzione, e ritorna vuota, dimezza il guadagno e raddoppia le spese.
A questo indirizzo leggo, nonostante siano passati tanti anni, che le cose stanno sempre come prima:
http://www.infrastrutturetrasporti.it/magazine/page/standard/site.php?p=cm&o=vd&id=62
Dato che non erano previste sovvenzioni, per incoraggiarle, gli armatori non hanno voluto rischiare, e lo stato italiano non le aveva neppure prese in considerazione con le navi delle flotta sovvenzionata.
Ora si spera che, quello che per tanti anni, non è stato fatto dallo Stato Italiano, lo faccia la Comunità Europea. Staremo a vedere come andrà a finire! Non facciamoci, però, tante illusioni, non credo, comunque, che Vado possa essere presa in considerazione.
Non speriamo neppure che le merci sbarcate a Vado possano arrivare nel centro dell’ Europa, siamo tra due fuochi, Marsiglia e Genova ci soffocano, e La Spezia, ha un piano ambizioso, far arrivare, via ferrovia, passando per Parma e la pianura Padana, le merci fino al Brennero.
Vigliecca ,che delusione . Hai dimenticato da dove arrivi , hai dimenticato di sei stato di sinistra.
Cerca di essere democratico invece di riempirti la bocca con terminologie epocali,magari accettando di buon grado una scelta referendaria dei vadesi sul loro futuro. Potresti per cortesia pensare al tuo di giardino ? Sei cosi’ sicuro che tutto quello che ci stai seminando sia legale ?
Il comune non ha bisogno di sostegno a prescindere…..Quel tipo di ideologia che fa sempre assentire e’ in disarmo.
Tutto perfetto ! ci si mette anche la fita-cna ad essere d’accordo con la costruzione della piattaforma , e di conseguenza il suo presidente Franco Pensiero ,subito a mettere in guardia su cosa si perde se non si accetta la piattaforma. Inviterei il sig. Pensiero a venire ad abitare a Vado prima di essere tanto favorevole ,magari uno dei nuovi alloggi in costruzione a portovado (a chi compre glielo avete detto della piattaforma ???!!!),in modo da poter far bella figura con il suo di c…o e non con quello dei vadesi .
(!!! Chissa se ivg mi censura anche la scritta con i puntini ????).
Scusate ho “ri-postato” il commento , qui forse era legato all’articolo in maniera piu adatta.