[thumb:4441:r]Varazze. Sciopero di 24 ore allo stabilimento della Cartiera Verde Romanello di Varazze, dove ieri mattina un operaio di 38 anni, Gianfranco Viglizzo, ha perso la vita dopo essere precipitato da una cisterna. Una quarantina di dipendenti della fabbrica stamane non hanno varcato gli ingressi, ma si sono fermati a stazionare, in segno di protesta, all’entrata della fabbrica. In programma nelle prossime ore un incontro tra organizzazioni sindacali e proprietà sul tema della sicurezza sul lavoro. “Il tragico incidente sul lavoro che è costato la vita ad un lavoratore di una ditta esterna durante i lavori di manutenzione al tetto dello stabilimento della cartiera di Varazze – hanno spiegato i sindacalisti – ripropone la drammatica questione delle morti sul lavoro, una piaga che i sindacati stanno denunciando da tempo, e su cui, anche nel nostro Paese, si sta facendo ancora troppo poco”. Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil di Savona evidenziano “la drammaticità del quadro complessivo, l’urgenza di una forte iniziativa da parte di tutti i soggetti coinvolti, la necessità , non più rinviabile, di un sistema di garanzie e controlli più efficace, a partire da quelli sui lavori dati in appalto, esternalizzati, o assegnati ad aziende esterne di piccole dimensioni. La sicurezza sul lavoro non può più essere considerata un ‘privilegio’ da dover conquistare, ma un diritto garantito a tutti i lavoratori”. Gianfranco Viglizzo, quilianese, titolare di una ditta esterna che lavora per la manutenzione della cartiera, al momento dell’incidente stava installando alcuni pannelli sul tetto della fabbrica. Forse per un malore o forse per un piede messo in fallo, ha perso l’equilibrio ed è precipitato; il suo corpo è rimbalzato su alcuni assi ed è poi finito in una cisterna di circa due metri che conteneva pastacarta, cioè carta allo stato liquido. Inutili i tentativi di soccorso. Viglizzo lascia la moglie Elena (con cui era sposato da circa un mese), la sorella Nadia e la madre Mariangela.