Tutte le notizie di: | archivio
Articolo n° 16925 del 25 Ottobre 2007 delle ore 16:23

Alassio si prepara all’emergenza terremoti: nel 2008 maxi-esercitazione

[thumb:4496:r]Alassio. Una massiccia esercitazione della protezione civile per fronteggiare l’emergenza terremoti è stata presentata questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Alassio, e che avrà luogo nel corso del 2008, con date e modalità ancora da concordare.
Il Centro Storico di Alassio e gli abitati di Moglio e Solva sono considerate le aree più vulnerabili nei confronti di un forte terremoto, sia a causa delle caratteristiche costruttive del patrimonio edilizio esistente, sia, per quanto riguarda il centro storico, a motivo della risposta sismica del terreno. La piana costiera alassina, infatti, in ragione dell’assetto stratigrafico locale, tende ad amplificare al suolo l’intensità del sisma, mentre i terreni sabbiosi sotto falda sono soggetti anche al pericoloso fenomeno della liquefazione. Nell’esercitazione sono pertanto previsti crolli parziali, specialmente dei piani alti delle case, lesioni e danni ai muri portanti, danni ai solai. Chiese lesionate. Via Aurelia interrotta per frana, sia in direzione Albenga, sia in direzione Andora. Moglio e Solva isolate. Gli obiettivi dell’esercitazione: verifica della funzionalità del modello di intervento comunale nella prima fase dell’emergenza (prime 12 ore), fino all’assunzione del coordinamento da parte del Dipartimento di Protezione Civile (Emergenza di tipo C – L.225/92 art.2 comma 3); aggiornamento del censimento delle risorse disponibili (uomini e mezzi); sensibilizzazione della popolazione sull’evento.
Nel corso della presentazione di questa mattina è stato inoltre illustrato lo scenario dell’evento massimo atteso: “La Liguria Occidentale e la parte Settentrionale del Mar Ligure sono sede di un’attività sismica notevole. Negli ultimi 1000 anni gli eventi sismici localizzati in questa zona sono stati numerosi, con intensità che ha spesso superato il IX grado della scala Mercalli (circa 5.8 di magnitudo). Alcuni di questi eventi hanno avuto epicentro in mare, mentre altri sono stati localizzati a terra in prossimità della costa. I sismi localizzati in mare sono quelli che hanno contribuito in maggiormisura ai danni locali. Dal ‘Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (1997) si evince che nel corso del XIX secolo la Liguria Occidentale è stata colpita per ben quattro volte: nel 1819 (M = 4.7), 1831 (M =5.5), 1854 (M = 5.5), 1887 (M = 6.3). Gli epicentri sono localizzati tra la Costa Azzurra (terremoto del 1854), l’attuale territorio della provincia di Imperia (terremoti del 1819, 1831 e 1887) ed il mare (terremoto del 1963, il cui epicentro strumentale è a 84 km dalla costa. È inoltre emerso con chiarezza che gli eventi sismici più distruttivi, cioè i terremoti del 1831 e 1887, furono caratterizzati ciascuno da lunghe sequenze di scosse che durarono parecchi mesi. Per il terremoto del 1831 le fonti storiche disponibili informano che i danni più gravi furono causati dalla prima forte scossa avvenuta il 26 maggio alle ore 10:30 GMT, ma almeno altre tre scosse, una il 28 maggio e due il 16 giugno, fecero ulteriori danni in un patrimonio edilizio già lesionato. L’evento del 1887, il più violento, ha avuto epicentro in mare, al largo della costa imperiese ed è stato risentito in una zona vastissima, fino al confine Francia-Spagna (ad Ovest), alla Svizzera Meridionale (a Nord), alla Sardegna Settentrionale (a Sud) ed a Venezia (ad Est).
La scossa principale avvenne alle ore 5.20 (GMT) e durò circa 30”-40”, seguita da altre due a breve distanza di tempo, con intensità inferiore, ma sempre in grado di provocare danni: la prima meno forte alle 5.29 e durò circa 5”-6” e la seconda più forte alle 7.51 e durò circa 5”. Tutte e tre le scosse furono accompagnate da un sordo boato avvertito lungo le località della costa. Il periodo sismico si protrasse per parecchi mesi, con
una lunga serie di repliche. Vi furono altre 186 scosse fino al 31.12.1887, delle quali due (11 marzo e 17 luglio) furono particolarmente violente. La replica del 11 marzo provocò crolli di edifici già lesionati. Il sisma del 1887 generò anche fenomeni di maremoto: il mare si ritirò, lasciando scoperti vasti tratti di costa e poi invase la spiaggia con altezze massime misurate di un metro (Alassio). Lo scenario di evento previsto sarà pertanto un terremoto con epicentro a circa 20 km dalla costa di intensità pari al terremoto che ha colpito la Liguria occidentale il 23 febbraio 1887. L’esercitazione è articolata su quattro forti scosse, la prima delle quali con
magnitudo pari a 6.3 gradi; la seconda, a distanza di circa un’ora dalla prima, la terza a distanza di circa 4/5 ore dalla prima e la quarta il giorno successivo.

ELENCO PARTECIPANTI ALL’ESERCITAZIONE:

COMUNE DI ALASSIO – Settore Lavori Pubblici UTC
COMUNE DI ALASSIO – Settore Ambiente
COMUNE DI ALASSIO – Settore Turismo
COMUNE DI ALASSIO – Polizia Municipale
COMUNE DI ALASSIO – Volontariato P.C.
CENTRO ALASSIO SALUTE
ASL 118
CROCE ROSSA ITALIANA
CROCE BIANCA
A.V.I.S.
PREFETTURA DI SAVONA
REGIONE LIGURIA
PROVINCIA DI SAVONA
CARABINIERI Comando Compagnia Alassio
POLIZIA DI STATO Commissariato Alassio
GUARDIA DI FINANZA Comando Brigata Alassio
CAPITANERIA DI PORTO – Circomare Alassio
COMUNITA’ MONTANA INGAUNA
VIGILI DEL FUOCO Distaccamento Albenga
GUARDIA FORESTALE
S.C.A.
ENEL
CAMUZZI GAS
ASS. VECCHIA ALASSIO
ASS. NAZIONALE ALPINI
A.R.E.S. ALASSIO
SOC. MUTUO SOCCORSO SOLVA
SOC. OP. FRATELLANZA MOGLIO
ASSOCIAZIONE ALBERGATORI
ASSOCIAZIONE BAGNI MARINI
C.O.M. COMUNE DI ANDORA
SCUOLE


» Redazione

I commenti sono disabilitati.

CERCAarticoli