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Articolo n° 16951 del 26 Ottobre 2007 delle ore 10:34

Regione, gli ambientalisti contro le centrali a biomasse grigie

Regione. Comitati di cittadini e ambientalisti manifestano preoccupazione per i previsti progetti per la realizzazione di centrali elettriche a biomasse grigie in Liguria. Le nuove centrali a biomasse previste a Pieve di Teco (Provincia di Imperia) e Ferrania-Cairo Montenotte (Provincia di Savona) prevederebbero di bruciare anche rifiuti. “Proposte al territorio come impianti adatti a bruciare biomasse verdi, cioè scarti puliti della lavorazione del legno o biomasse vegetali di provenineza forestale, le centrali verrebbero oggi autorizzate ad utilizzare la combustione di CDR – spiega il presidente della sezione Liguria del WWF, Marco Piombo – Il CDR (Combustibile Da Rifiuto) non è altro che materiale di rifiuto trattato: proprio quel tipo di rifiuti che, finalizzati al recupero energetico, ricevono finanziamenti statali quali CIP 6 e certificati verdi, per essere bruciati. Naturalmente così si sottraggono fondi e sovvenzioni allo sviluppo delle vere fonti rinnovabili”. “La nostra regione è in forte ritardo nell’utilizzo di fonti alternative ed è doveroso prendere posizione per fermare la proliferazione di impianti inutili e inquinanti che rischiano di invadere tutte e quattro le nostre Provincie” conclude Piombo.


» Felix Lammardo

3 commenti a “Regione, gli ambientalisti contro le centrali a biomasse grigie”
Bruno Pirastu ha detto..
il 26 Ottobre 2007 alle 11:16

Era logico , lo dico da sempre , che alla fine le centrali a biomasse sarebbero diventate gli inceneritori così come prevede la Legge che non è una novità dell’ultimo momento. La raccolta differenziata serve anche a questo. Posssibile che adesso si caschi dal pero ? Dobbiamo prendere atto che la rumenta è , per modo di dire , una fonte rinnovabile perche comunque si continuerà a produrre. Importante sarebbe chiedere garanzie sul livello tecnologico degli impianti e il loro approvigionamento a mezzo rotaia e non gomma.

AA ha detto..
il 26 Ottobre 2007 alle 13:51

non ne dubitavo affatto… qua a cairo è un pezzo che sappiamo che questa centrale a biomasse si sarebbe trasformata in inceneritore. Purtroppo sig. Pirastu è difficile credere che, anche se controllati, questi inceneritori non inquinino. Anche perchè per ora, se non ricordo male, sono monitorati solo i pm 10 mentre i pm 1 e 2 non sono rilevati. La liguria potrebbe produrre moltissima energia pulita, per volontà di qualcuno verrà trasformata in una discarica a cielo aperto. E io, quasi quasi, mi trasferisco in Norvegia… farà più freddo ma preferisco un raffreddore in più che un tumore!

Bruno Pirastu ha detto..
il 26 Ottobre 2007 alle 14:03

X AA
le sinergie economiche che ci sono dietro allo smaltimento dei Rifiuti, raccolta diffeenziata , vendita della rumenta e poi rivendita dell’energia , attribuzioni di Bandiere Blu, gialle e verdi sono putroppo il motore di scelte che , a mio avviso , sono già state fatte. So che in altri comuni ci sono forti opposizioni a questi impianti e che non tutti gli ecologisti sono schierati contro. Condivido con lei la scelta del raffreddore ma veramente sto pensando , da pensionato , alla Nuova Zelanda, piu lontano non è possibile.

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