[thumb:4500:r]Savona. Sono obbligati i pubblici esercizi a far accedere ai servizi igienici anche chi non è un cliente? A Savona non ci sono gabinetti pubblici fruibili dalla cittadinanza o quelli che ci sono non sono segnalati: qualcuno si è reso conto di una situazione assai difficile specie per l’alto tasso di presenza di “anziani†costretti, se nel bisogno, a numerosi caffè o bicchierini per poter accedere “con dignità †ai servizi dei pubblici esercizi.
Da sempre si crede che i pubblici esercizi siano obbligati a dare questo servizio a tutti, clienti e non, sopperendo nei fatti alle mancanze dell’amministrazione comunale. Ma il caso vuole che il Ministero dello Sviluppo economico si sia, di recente, pronunciato in riferimento ad un quesito con il quale una amministrazione comunale chiedeva di conoscere se, in mancanza di una specifica disposizione normativa di carattere regionale, sia sanzionabile il comportamento di un esercente che impone il pagamento per l’uso dei servizi igienici ai “non clienti†dello stabilimento balneare. Alla risposta del Ministero dello Sviluppo economico è allegata una nota del Ministero della Salute, investito della questione in passato, in occasione di un esposto riguardante l’uso dei servizi igienici all’interno di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande. Il Ministero della salute, nella nota, si limita ad affermare che esiste l’obbligo, per i pubblici esercizi, di dotarsi di servizi igienici destinati alla clientela, ai sensi dell’articolo 28 del DPR 327/80.
“Come risulta evidente, il predetto Ministero si limita a richiamare la disposizione concernente l’obbligo di dotazione di servizi igienici. Nulla è detto circa il loro uso da parte di soggetti diversi dalla clientela”, sottolineano congiuntamente il presidente provinciale della Confesercenti, Franco Zino, e il presidente provinciale Fiepet, Giancarlo Cerisola.
Il Ministero dello Sviluppo economico, sulla base della precedente interpretazione, conclude, dunque, per la non obbligatorietà da parte degli esercenti a consentire l’uso dei servizi igienici ai “non clientiâ€, rimettendo alla sola sensibilità e disponibilità di essi la possibilità che ciò avvenga.
E la disponibilità degli esercenti è sempre stata una regola di comportamento per la stragrande maggioranza dei titolari di pubblici esercizi, ma è giusto che si sappia come stanno le cose: una cosa è un obbligo, altra è la cortesia.
????? Dove sono ????? spero non quella all’inizio del prolungamento che potrebbe essere una valida alternativa alla piscina
Ce n’è una a Zinola davanti al cimitero.. Altre?
Servizi igienici efficienti a Savona, al momento, li ho toviamo all’ Ipercoop, anche se devo segnalare che il Famila mette a disposizione del pubblico due servizi, di cui uno per disabili. Sicuramente dovrebbero essercene anche al palacrociere per i croceristi, forse sarebbe il caso di segnalarlo a questa gran MASSA di turisti che affolla Savona!
In Comune, ci sono dei servizi , presumo, per il pubblico, ma non so se sono ancora resi accessibili, per via del risparmio sulle pulizie. Quelli all’ ospedale e all’ Asl di via Collodi, sono tenuti abbastanza in ordine.
I servizi delle stazione ferroviaria, non so se siano ancore resi accessibili a tutti, in varie stazioni, ormai, bisogna andare dal capostazione per farsi dare la chiave, dopo aver esibito il biglietto del treno.
Poi abbiamo i servizi di emergenza, con paravento, come ci aveva segnalato, a suo tempo con fotografia, il consigliere Nicolich.
Un grazie a tutti gli esercenti che fanno usare i loro servizi igienici ai cittadini, anche se spesso la loro cortesia non viene ricambiata con la stessa civiltà (bagni sporchi e scritte ovunque sui muri…).
Comunque ci tengo a dire che a Savona ci sono diverse toilettes pubbliche che vengono tenute in decente stato di pulizia e decoro. Anche questa è civiltà .