[thumb:30:r]Albenga. “Non è che ci illudiamo che il porto possa esserci domani mattina né vogliamo illudere nessuno che possa essere tutto così semplice ma sicuramente un passo in avanti importante è stato fatto”, ha dichiarato con soddisfazione ieri sera il sindaco Antonello Tabbò comunicando ad apertura del consiglio comunale ingauno che “con delibera del 19 di ottobre la Giunta regionale della Liguria ha sostanzialmente dato il via libera all’iter per la progettazione della struttura portuale di Albenga”; “È un fatto – ha aggiunto il sindaco – che apprendiamo con grande piacere su cui si è lavorato in questi anni e che deve, ne siamo certi, coinvolgere l’intero Consiglio Comunale con la giusta considerazione, la giusta spinta, le giuste critiche consci del fatto che questo tipo di iniziativa per Albenga potrà dire veramente, veramente tanto”.
“Questa delibera – ha sostenuto da parte sua il vice sindaco e assessore all’urbanistica Franco Vazio entrando maggiormente nei dettagli – rappresenta per la nostra città uno spartiacque fondamentale rispetto a un passato che è stato ricco di battaglie, di lotta, di tentativi rispetto a un presente che quindi oggi è rappresentato da una decisione formale assunta dalla Giunta regionale dove sostanzialmente si è verificato lo stato di attuazione del piano della costa, il che non significa – ha precisato Vazio – che abbiano autorizzato la costruzione del porto turistico di Albenga: con questa decisione la Giunta regionale ha assunto come elemento fondamentale che i 2080 posti barca contenuti nel piano della costa approvato nel 2000 possano essere realizzati senza necessità di approvare una modifica al piano della costa stesso e all’interno di questi 2080 posti barca è accertato che la struttura portuale di Albenga ne fa parte con ogni diritto per essere realizzata”.
L’area individuata per il futuro porto turistico ingauno il quale sarà presumibilmente delle “stesse dimensioni del porto di Alassio, vale a dire 450 posti barca che è la dimensione di un porto turistico degno di questo nome, un porto turistico importante, un porto turistico che tutti quanti noi pensavamo necessario avere”, rimane, come è già emerso negli scorsi mesi, la “zona antistante il Seminario” che, assicura Vazio, secondo uno studio effettuato nel 2006 dai professori Ruol e Matteotti dell’Università di Padova consente di non alterare “le vegetazioni marine tutelate e comunque salvaguardate dalle leggi regionali e nazionali” e “non va minimamente a toccare il trasporto sabbioso verso Ceriale”.
“Certamente non siamo alla fine di questo percorso – ha proseguito a illustrare nel suo intervento il vice sindaco – perché sappiamo che dovranno essere fatte le progettazioni, le valutazioni tecniche, le valutazioni di ordine ambientale, le valutazioni di ordine economico e finanziarie. Per fare un porto bisogna che tutte queste tre condizioni vengano soddisfatte e le condizioni per soddisfarle sono nell’attivazione della procedura della cosiddetta ‘legge Burlando’ che è un iter accelerato per l’approvazione dei porti. Adesso – ha spiegato Vazio – valuteremo così come abbiamo fatto fino ad oggi e concerteremo con la Regione il primo atto formale che dovrà essere fatto, assunto dal Comune di Albenga ma credo che in maniera abbastanza celere possiamo avviarci a esaminare una struttura progettuale definita che ne determini sia i contenuti, ripeto, tecnici, ma anche soprattutto i contenuti economici e finanziari”. “Certamente il porto non possiamo dire già di averlo realizzato – ha concluso il vice sindaco – però credo che oggi si possa dire che il porto turistico per Albenga non sia più un sogno ma un progetto concreto sul quale concentrare mi auguro tutti gli sforzi di questo Consiglio Comunale nella sua interezza per poterlo oggettivamente definitivamente portarlo a casa e acquisirlo a patrimonio della nostra città “.
Qualche scetticismo hanno espresso i consiglieri di minoranza, in particolare di Forza Italia: “Un conto è dire, una manifestazione di intenti, un conto è fare – ha sottolineato il capogruppo di FI Mauro Vannucci a margine del suo intervento in merito all’ordine del giorno relativo all’aeroporto Panero -; quindi in politica, al di là della disputa che viene esternata in questo Consiglio Comunale, bisogna non solo dire, come è avvenuto questa sera, ‘faremo il porto’ perché purtroppo la storia politica di questa città ci insegna che il governo di questa città che per trent’anni più o meno è stata governata da un centro sinistra, ebbene questo tipo di governo, questo tipo politica di centro sinistra ha portato Albenga a non avere il porto; quando le circostanze politiche hanno fatto sì [invece] che questa città , la regione, il governo centrale fossero di centro destra, ebbene, le cose sono cambiate e se ci fossimo stati ancora noi il porto sarebbe già partito con le ruspe che scavavano e probabilmente la prima banchina sarebbe già stata fatta. Lo abbiamo dimostrato con l’ospedale, l’abbiamo dimostrato con l’aeroporto e l’avremmo dimostrato anche per il porto. Ora – ha concluso polemicamente Vannucci – è il vostro turno, tocca a voi governare”. Il dibattito rimane aperto e il vice sindaco ha garantito, rispondendo a una polemica sollecitazione del consigliere di minoranza Angelo Barbero (AN), che un adeguato dibattito sul porto turistico sarà già contemplato nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale: “Rimane il fatto – ha rassicurato la minoranza consigliare Franco Vazio – che prima di compiere degli atti così come è stato fatto per l’Ortofrutticola verremo in Consiglio Comunale pronti a discutere del merito delle questioni perché io credo che il Consiglio Comunale debba essere coinvolto nella sua interezza”.