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Articolo n° 17225 del 03 Novembre 2007 delle ore 08:57

Sindacato polizia penitenziaria: “Detenuti stranieri scontino la pena a casa loro”

[thumb:395:r]Regione. Fino al 30 settembre scorso i detenuti stranieri nelle carceri liguri erano circa 700, a fronte di una popolazione carceraria complessiva allora di circa 1.150 detenuti. A ricordarlo è Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), che afferma: “Quella dell’immigrazione è una emergenza anche penitenziaria, rispetto alla quale auspichiamo decisi interventi da parte del governo come, ad esempio, l’espulsione obbligatoria di tutti i cittadini stranieri detenuti”.
“Al 30 settembre 2007 – osserva Martinelli – avevamo, nelle carceri liguri, 191 detenuti comunitari, 375 provenienti da Paesi africani, 27 da Paesi asiatici e 62 dal continente americano. Dati che incidono notevolmente sulle presenze complessive, basti pensare che la percentuale di detenuti stranieri tra quelli presenti era attestata al 32% a Chiavari, al 57% a Marassi, al 64% a Pontedecimo, al 65% a Imperia, al 62% a La Spezia, al 55% a Sanremo ed al 61% a Savona”.
“Sia benvenuta l’immigrazione onesta e lavoratrice – prosegue il segretario generale aggiunto del Sappe – ma i delinquenti comunitari ed extracomunitari siano immediatamente espulsi e scontino la pena a casa loro. E spesso scontare la pena nel loro Paese non è come scontarla in Italia, dove abbiamo una legge penitenziaria all’avanguardia per quanto concerne il rispetto dei diritti umani”.
Il Sappe auspica, quindi, “che governo e parlamento adottino con urgenza provvedimenti legislativi che impongano l’espulsione di tutti i detenuti stranieri e la previsione che la pena sia scontata nei Paesi d’origine”.


» Felix Lammardo

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