[thumb:1463:r]Villanova d’Albenga. Durante la seduta del consiglio regionale questa mattina è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno bipartisan che impegna formalmente la giunta e i rappresentanti delle forze politiche presenti nel consiglio ligure a trovare concrete soluzioni per la futura piena operatività dello scalo villanovese “Clemente Panero” e per il ripristino del volo per Roma, soppresso nei giorni scorsi dalla compagnia Air One. Primi firmatari dell’odg Roberta Gasco, dell’Udeur, e Matteo Marcenaro, dell’Udc, ma hanno sottoscritto il documento i consiglieri di tutti i gruppi, trovando ampia convergenza tra le forze politiche di maggioranza e minoranza, anche da esponenti di Ulivo (Ubaldo Benvenuti, Ezio Chiesa, Antonino Miceli, Minella Mosca, Giovanni Paladini e Moreno Veschi), Verdi (Cristina Morelli e Carlo Vasconi), Unione a Sinistra (Franco Bonello), Italia di Mezzo (Luigi Patrone), Alleanza Nazionale (Vincenzo Plinio e Alessio Saso), Forza Italia (Gino Garibaldi e Franco Orsi) e della lista Per la Liguria (Sandro Biasotti e Giovanni Macchiavello).
L’ordine del giorno impegna la giunta regionale ad esaminare il piano presentato dalla società che gestisce lo scalo, accertando che esistano i presupposti per conservare e potenziare l’aeroporto (allungamento della pista, hangar) e per ottenere il rinnovo di finanziamenti statali.
Sullo stesso argomento Vincenzo Gianni Plinio di Alleanza Nazionale ha presentato un’interrogazione chiedendo alla giunta cosa intenda fare, anche coinvolgendo il governo, per garantire la continuità dei voli, dopo la decisione della compagnia Air One di sospendere il collegamento Villanova d’Albenga-Roma a partire dal 28 ottobre scorso. “Sono gravi le responsabilità della Regione – ha rimarcato Plinio – che ha avuto un ruolo marginale nella vicenda, mentre avrebbe dovuto garantire i fondi per mantenere in funzione i voli di linea. La giunta si deve impegnare per scongiurare il declassamento progressivo dello scalo ingauno o la vendita a compagnie private, con un inevitabile contraccolpo negativo per le attività turistico-economiche dell’intero Ponente ligure”.
“Chiediamo con forza di riattivare la linea per Roma” ha detto Roberta Gasco illustrando il documento poi approvato. L’esponente dell’Udeur si è detta oddisfatta per l’approvazione dell’ordine del giorno: “Sin d’oggi possiamo dire di aver reso un buon servizio alla comunità , visto e considerato che siamo riusciti a coinvolgere ed a rendere partecipe di questa questione strategica la giunta, impegnandola ad attivarsi, innanzitutto per evitare l’interruzione dei voli per Roma. Ma non solo: abbiamo anche ottenuto che la giunta esamini il piano presentato dalla società che gestisce lo scalo, accertando che realmente sussistano i presupposti per conservare e potenziare l’aeroporto”.
“E’ necessario arrivare alla riforma complessiva, già avviata dal ministro Bianchi, degli aeroporti di interesse regionale – ha risposto l’assessore ai trasporti e infrastrutture, Luigi Merlo – Quello degli scali minori, soprattutto nelle regioni del Nord, è un tema nazionale e va affrontato a livello strutturale, altrimenti si scatena una gara tra le regioni per assicurarsi i voli diretti, aumentando solo i costi e non i servizi. A proposito dei collegamenti diretti con Roma, ricordo che Cuneo ha già indetto una gara apposita. Per quanto riguarda Villanova stiamo individuando delle ipotesi di soluzione. E’ fondamentale che il governo mantenga gli stessi contributi anche in presenza di un volo. Invito tuttavia il consiglio regionale a soffermarsi sulle prospettive dello scalo: ci vuole un piano industriale chiaro e definito, che non si basi esclusivamente sulle 25 persone che ogni giorno viaggiano tra Roma e la Liguria. Bisogna pensare nuovi modelli di sviluppo, valorizzando le finalità turistiche che il Panero potrebbe avere”.
Insoddisfatti Plinio e Saldo, che hanno rimproverato alla giunta “scarsa prontezza” nell’affrontare la situazione dello scalo di Albenga. “Considerando che i vicini scali di Cannes e Nizza – ha ricordato Saldo – sono al limite di capienza, il Panero potrebbe essere un volano di sviluppo per il turismo e potrebbe essere appetibile anche per i voli privati. Vista l’appetibilità dell’area che ospita l’aeroporto, non vorrei che si pensasse di affossare il servizio in viusta di speculazioni edilizie. Il Panero va difeso coi denti”.
“E’ preoccupante – ha detto Nicola Abbundo dell’Udc – che la Regione Liguria non abbia un piano, non solo per lo scalo di Imperia, ma anche per quello di Genova. Occorre creare servizi per i cittadini e le imprese liguri”.
Un invito ad evitare le battaglie di principio è arrivato da Luigi Patrone (Italia di Mezzo) che ha auspicato “un ragionamento più ampio. La media di passeggeri sul volo Villanova–Roma 12 persone a tratta, rivela che si tratta di un’operazione antieconomica, quindi bisogna raccogliere dei dati, e confrontandosi con le compagnie low cost costruire un progetto di rilancio”.
Dello stesso avviso anche Carlo Vasconi (Verdi): “La Regione deve decidere cosa vuole fare di questo aeroporto, che può avere diversi fini: turistico, commerciale e civile. Ricordo che la protezione civile e i vigili del fuoco hanno ridotto la loro presenza”.
“La Liguria è sempre più isolata, sconta i problemi infrastrutturali – ha detto Matteo Marcenaro (Udc) – Al di là della battaglia per riavere il volo, bisogna potenziare e valorizzare lo scalo, con la consapevolezza che non sarà mai un aeroporto internazionale. Il trasferimento della Piaggio aeronautica vicino all’aeroporto darà una risposta ai livelli occupazionali dell’azienda, ma non rappresenterà l’elemento risolutivo di cui necessita lo scalo”.
“Le sorti del Panero – ha ribadito Antonino Miceli (L’Ulivo) – devono essere decise anche dagli enti di quel territorio. La Regione deve fare la sua parte negli investimenti, ma cercare di costruire un progetto ragionando coi soggetti interessati. Per quel che riguarda il turismo penso a un maggiore dialogo con le camere di commercio e con i Sistemi Turistici Locali)”.