[thumb:4334:r:t=Mons. Oliveri]Albenga. Domenica prossima ricorre il giorno santificato a San Martino di Tours. Il santo, di origine ungherese, universalmente conosciuto come il cavaliere romano che nato pagano si fece poi cristiano dopo aver compiuto un lungo camino di fede, guidato dal proprio amico Ilario Vescovo di Poitiers, e poi a sua volta nominato Vescovo di Tours, sempre nelle Gallie, dimorò alla Gallinara, l’isola antistante Albenga, in solitario romitaggio in un periodo compreso tra il 356 ed il 360 dopo Cristo. Secoli dopo sul romitaggio abitato da San Martino venne edificato dai benedettini un cenobio con annesso monastero, trasformato nel 1842 in dimora privata. Non stupisce quindi come la festività sia particolarmente sentita nella diocesi di Albenga-Imperia.
Come si ricorderà quando alcune settimane fa venne rinvenuto presso il pallone pressostatico del quartiere ingauno di Vadino, momentaneamente adibito a moschea, un sacchetto contenente armi e munizioni insieme ad un messaggio minaccioso diretto all’Episcopo ingauno, veniva indicato proprio per domenica undici novembre (nel biglietto era scritta la data 11-11-2007) il giorno dell’ipotetico attentato alla figura di Mons. Mario Oliveri. Da quel momento due agenti della Digos di Savona seguono l’alto prelato in ogni suo movimento. Scorta molto discreta che non ha indotto alcun cambiamento nell’agenda pastorale dell’Ordinario diocesano, ma pur sempre scorta guardinga.
Va da se che ora a pochi giorni dalla fatidica data dell’undici novembre, che sinistramente ricorda nelle menti dei più quall’undici settembre di sei anni fa quando terroristi islamici abbatterono a New York le torri gemelle oppure quell’undici marzo di quattro anni fa, giorno degli attentati sui treni a Madrid, crescono i timori. Il più serafico in questi giorni frenetici sembra essere proprio il vescovo ingauno, il quale poco crede, come in realtà poco crede la Questura, che dietro le minacce ricevute si nasconda un pericolo reale.
Pur se qualche giorno fa nella vicina Sanremo, i carabinieri di Milano hanno scoperto un covo di estremisti mediorientali che nel Ponente ligure reclutavano Kamikaze in nome e per conto di Al Qaida, gli inquirenti sono più propensi a pensare al singolare gesto di qualche esibizionista, magari proprio di quell’Angelo Nero che qualche giorno dopo ha fatto sapere di essere l’autore della missiva minatoria.
Più volte Mons. Oliveri ha manifestato l’intenzione di conoscere Angelo Nero, ma questi da allora non si è più fatto sentire e rimane avvolto nel mistero. Ciò che non è un mistero è invece il programma del vescovo per domenica prossima: sicuramente la prudenza ha suggerito alla diocesi di Albenga- Imperia di non pubblicarlo sul proprio sito Internet, ma per bocca dello stesso Mons. Oliveri sappiamo che domenica celebrerà due funzioni in due distinte parrocchie. Il suo vicario generale, Mons. Giorgio Brancaleoni, celebrerà invece una funzione all’isola Gallinara. Contrariamente a quanto molti pensano è ormai consuetudine che il giorno di San Martino non sia il Vescovo, bensì il suo vicario a raggiungere l’isolotto prospiciente la città episcopale e quindi l’assenza di Mons. Oliveri domenica alla Gallinara non deve in alcun modo essere interpretata come dettata dal timore di attentati.