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Articolo n° 17426 del 08 Novembre 2007 delle ore 14:34

Savonesi sottoposti a prove di tolleranza acustica

Apprendo che il Comune di Savona ha individuato le zone nelle quali la tolleranza ai rumori sarà molto alta.
Tra di esse la zona relativa al nuovo quartiere residenziale Boffil per cui i residenti di quei nuovi alloggi di gran pregio dovranno adattarsi, loro malgrado, a rumorosità che in altre zone della città non saranno consentite.
Il Comune di Savona garantisce invece la massima protezione a 48 edifici cittadini come a scuole, asili, biblioteca e… udite, udite… alla Clinica “RIVIERA” di Fornaci.
Mi viene spontaneo chiedere a quanti hanno elaborato quel piano come intendono fare rispettare le loro disposizioni in considerazione della effettiva invivibilità acustica della zona su cui sorge quella Clinica sede di R.S.A. chiamata, con ottimistica fantasia, ” la GIOIOSA”.
Forse essi non sanno che quel plesso sorge a non più di 20 metri dalla strada statale Aurelia sulla quale transitano decine di migliaia di autoveicoli al giorno .
Ai clacson, alle frenate, agli stereo  di quei mezzi privati si aggiungono le lancinanti sirene delle autoambulanze che hanno eletto quella Clinica a punto di incontro tra i mezzi di soccorso del ponente e le auto mediche provenienti dall’ Ospedale San Paolo.
Sempre oltre quei venti metri transitano i mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco che hanno la loro base operativa poco distante da quella “GIOIOSA” struttura.
Non voglio parlare dei mezzi dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Finanza, delle auto Zoofile e dei Vigili Urbani che per motivi operativi devono farsi strada con le loro sirene nel caotico traffico della zona spesso intasato anche dagli incivili parcheggi in seconda fila.
Si sarà capito che la fascia protettiva tra il caos allucinante della zona e la quiete riconosciuta agli ospiti della “GIOIOSA” e costituita da una zona di 20 metri inaccessibile al traffico veicolare.
Quei 20 metri di tranquilla inviolabilità acustica tali non sono perchè fonte di un inquinamento acustico a mio avviso ancora più esecrabile.
Quei 20 metri sono sede di una “OASI CANINA” nella quale incivili proprietari di cani portano i loro adorati animali a fare prove di abbaiamenti, guaiti, ululati !
Queste prove acustiche si concentrano in ore le più impensate.
La concentrazione di questo manifestarsi avviene nelle prime ore del mattino e nelle ore serali e notturne.
Noi cittadini di Fornaci siamo ben consci del fatto che nulla si può fare contro la rumorosità del traffico sopra denunciato ma abbiamo la ferma convinzione che la eliminazione di quella che pomposamente viene chiamata “OASI CANINA” sarebbe un vero reale contributo alla vivibilità della zona.

Vito Cafueri
Consigliere IV Circoscrizione
Comune di Savona


» Redazione

6 commenti a “Savonesi sottoposti a prove di tolleranza acustica”
cobra ha detto..
il 8 Novembre 2007 alle 21:05

Non mi pare azzardato affermare che i Cittadini Savonesi sono sottoposti a prove di
tolleranza di OGNI TIPO.

Bruno Pirastu ha detto..
il 9 Novembre 2007 alle 08:43

Resta comunque il punto che si è costruito un residenziale all’interno della zona portuale con tutto quello che ne compete e non eliminabile come il vibrare dei motori , le sirene di partenza e , li sento da casa mia , sopra le Funivie , i corsi di salvataggio spiegati con i megafoni ai crocieristi. Assurdo e lo convido definire la Clinica Riviera in zona silenziosa, giusti gli argomenti portati , Via Nizza è iper trafficata a qualsiasi ora e non son certo venti metri di distanza a isolarla.

lui la plume ha detto..
il 9 Novembre 2007 alle 18:50

Alcune fonti di rumore si potrebbero certamente eliminare.

Mi riferisco alle ambulanze che a Savona (e zone vicine) sono obbligate a comportarsi incivilmente da una interpretazione della legge tutta personale fatta dalla “dirigenza”.

L’uso della sirena e’ autorizzato solo in condizioni di pericolo (sono i codici rossi) che ovviamente rappresentano solo una parte degli interventi (a Milano di ambulanze ne girano parecchie ed il traffico non e’ certo scarso ma solo raramente vengono utilizzate).

Qui invece e’ rarissimo veder circolare una ambulanza “silenziosa”.

La CRI ad una mia lamentela ha cosi’ risposto:
“”
pur comprendendo il disturbo che i dispositivi acustici supplementari di emergenza (sirene) possono arrecare al sonno tranquillo della cittadinanza nelle ore notturne è necessario sapere che l’articolo 177 comma 2° del Codice della Strada non ammette deroghe e permette ai conducenti della ambulanze nell’espletamento di servizi urgenti di istituto di non osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relative alla circolazione, le precisazioni della segnaletica stradale e le norme di comportamento in genere SOLAMENTE CON L’UTILIZZO CONGIUNTO DELLE COSÌ DETTE SIRENE E DEI COSÌ DETTI LAMPEGGIANTI, in caso di espletamento di un servizio urgente, quindi, lampeggianti e sirena DEVONO essere attivi continuativamente e congiuntamente dalla partenza all’arrivo del mezzo.

Nel caso in cui un nostro mezzo dovesse avere in sinistro durante un servizio urgente di istituto in violazione alla norma di cui sopra (e basterebbe circolare ad oltre 50 Km orari in città, non rispettare uno stop o una precedenza), l’autista sarebbe imputabile di violazione al Codice della Strada con le conseguenze che bene si possono immaginare.

Le assicuriamo che il nostro personale utilizza i sistemi supplementari di emergenza solamente nei casi autorizzati dalla centrale 118 e previsti dal codice della strada, quindi, come a Milano, quando è NECESSARIO, si tenga presente, però, che solo il nostro Comitato locale di Savona svolge mediamente 5 servizi a notte nella fascia oraria che va dalle ore 23.00 alle ore 7.00 tutte urgenze di norma classificate con il codice giallo (quindi dove è previsto l’utilizzo della sirena) e sono esclusi i servizi svolti in Savona dalla P.A. Croce Bianca, l’attività dell’automedica nonché tutte le ambulanze che attraversano la città provenienti dalle zone periferiche e che si recano all’ospedale principale di Savona.

Premesso quanto sopra, nell’assicurare la massima vigilanza sulla questione, la S.V. concorderà certamente che il disagio subito è spiacevole ma imprescindibile, l’unico suggerimento è quello di provare a considerare il suono delle nostre sirene come il canto dei nostri Volontari che con sacrificio, spirito di abnegazione e gratuitamente ogni giorno perdono molto più che qualche secondo di sonno per garantire l’incolumità di tutta la popolazione e per vegliare sui concittadini savonesi.
“”

Se qualcuno ha la pazienza di leggere fra le righe di questa risposta vi potra’ trovare i veri motivi di questo “dover subire un comportamento incivile”.

Il primo motivo e’ legato ad un probabile uso improprio del “codice rosso” per evitare i ticket (riporto una voce).

Il secondo motivo e’ la paura di dover rispondere di guida pericolosa.

Nella sostanza osservo che spesso (a Milano) circolano in tutta tranquillita’ ambulanze che consegnano bombole di ossigeno o ritirano il latte materno che qualche mamma dona o trasportano dei malati …. senza grande urgenza forse una buona organizzazione interna permette alle stesse di entrare in azione rapidamente in caso di urgenza sospendendo le attivita’ meno urgenti.

Qui vedo spesso ambulanze in abbondanza ferme in attesa di una qualche vittima da soccorrere con la massima urgenza a sirene spiegate ecc. ecc..

Personalmente penso che se qualche fracassone con la divisa venisse “multato” le cose si risolverebbero senza problemi …… qualcuno perderebbe del tempo per presentare le “pezze giustificative” del codice rosso per farsi togliere la multa …. magari ogni tanto salta fuori che le “pezze giustificative” non si trovano e si paga la multa ….. e cosi’ si finisce con il fare piu’ attenzione a “disturbare solo se necessario”.

lui la plume ha detto..
il 9 Novembre 2007 alle 20:38

Vorrei aggiungere una considerazione legata ad il considerarsi al di sopra della legge tipico di molti.

Molti anni fa’ stufo di veder auto (dello Stato) che facevano inversione di marcia in autostrada, cominciai a lamentarmi ……..

Qualcuno ha poi provveduto a risolvere il problema chiudendo tutti i varchi, probabilmente era troppo difficile “ricordare il proprio dovere”.

becciagrillo ha detto..
il 11 Novembre 2007 alle 07:54

Avendo avuto la pazienza di leggere, anche tra le righe, osservo tuttavia che nella risposta appare evidente come anche con questo famigerato “codice giallo” è possibile ricorrere all’uso dei dispositivi acustici di emergenza.
Per il resto non credo che nessun volontario habbia nel cervello la volontà di sobbarcarsi il rischio di un incidente con tutti gli annessi e connessi solo perchè si sveglia al mattino e con l’ambulanza vuole andare a fare colazione.
Certamente tutto sarebbe radicalmente diverso se, come utenti della strada, fossimo così civili come in molti stati esteri in cui il solo utilzizo del lampeggiante da parte dei mezzi di cui trattasi presuppone una situazione di emergenza concedendo il relativo via libera…ma in Italia è pura utopia…

lui la plume ha detto..
il 11 Novembre 2007 alle 22:41

Caro lettore becciagrillo

Ti ringrazio innanzitutto della pazienza dimostrata,

Si e’ vero la risposta parla anche del codice giallo (non ti nascondo la mia ignoranza su tale codifica) ho comunque chiesto spesso ai volontari incontrati in localita’ dove l’utilizzo della sirena e’ fatto nel rispetto del prossimo (solo quando necessario) la risposta e’ sempre stata noi accendiamo la sirena solo con codice rosso.

Abuso, irresponsabilita’, educazione o semplicemente attivazione del cervello (siamo nel 2007 e non nel 1954, mi pare sia piu’ o meno quella la data in cui il codice venne pubblicato) non lo so’ ma di certo anche qui in Italia quando vediamo un lampeggio nello specchietto retrovisore accostiamo dove possibile per lasciare strada (magari toccando ferro).

La luce lampeggiante si nota benissimo anche in strade trafficate ben diverse da quelle degli anni 50 (se si usa quel minimo di attenzione che dovremmo avere tutti quando ci mettiamo alla guida di un mezzo comodo ma pericoloso).

Non e’ cosi’ per la sirena, le auto moderne sono in grado di tener fuori dell’abitacolo i rumori del traffico, anche le sirene vi giungono attenuate in un abitacolo dove si sta’ ascoltando la radio con i finestrini ben chiusi per non disperdere il freschetto dell’aria condizionata o il calduccio del riscaldamento e sopretutto per evitare di respirare i miasmi che si respirano in strada.

Quando casualmente abbiamo il finestrino abbassato se sentiamo il rumore di una sirena cominciamo a guardarci pericolosamente in giro per cercare di capire da dove viene, quando rintracciamo l’autore di questo rumore in genere e’ sulla corsia opposta alla nostra.

No la sirena e’ e resta uno strumento utile solo se “non abusato”.

PS Avete fatto caso che questi “fracassoni operano solo a Savona ed a Albisola …
senza tirare in ballo altre regioni basta andare verso Spotorno, e raramente sentite suonare una sirena (si vedono le ambulanze che circolano ma senza “rompere i timpani della gente”) …. sempre che non vi siano incendi in atto …

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