[thumb:106:r]Finale Ligure. Secondo un progetto preannunciato nel novembre dello scorso anno, sono stati infine stanziati ieri da parte della Giunta regionale 250.000 euro per il recupero e la valorizzazione dei cinque Ponti Romani della Val Ponci nel Comune di Finale Ligure. Si tratta del noto complesso di cinque ponti del finalese realizzati con la tecnica definita ligure-gallica risalenti a un periodo tra il I e il II secolo d. C. e che testimoniano la perizia costruttiva e l’alta funzionalità dell’antica viabilità romana (via Julia Augusta) nella Liguria occidentale; inseriti in un suggestivo contesto ambientale naturalistico, tre dei cinque ponti sono ancora oggi transitabili. Nella valle si trovano anche numerose caverne con tracce della frequentazione dell’uomo in epoca preistorica e protostorica (arma delle Fate), residui delle antiche cave per l’estrazione del calcare conchiglifero locale (la celebre pietra del Finale) ed enigmatici massi incisi (Ciappo del Sale).
“Questo progetto fortemente voluto dai Verdi – ha spiegato il consigliere regionale Carlo Vasconi – è stato attivato con la collaborazione del Sindaco del Comune di Finale Ligure Richeri, l’Assessore ai lavori pubblici Gualberti ed è stato reso possibile grazie alla sensibilità dimostrata dall’Assessore all’Urbanistica Carlo Ruggeri che ne ha reso possibile l’attuazione: ora con lo stanziamento di questa importante somma si attiverà il recupero e restauro dei cinque Ponti Romani, la sistemazione dei percorsi di accesso, in particolare del tratto di Via Iulia Augusta che dalla Valle Sciusa conduce all’imbocco della Val Ponci e la sistemazione del sentiero di accesso al Ponte delle Fate e l’installazione di adeguata segnaletica”. “Infine – ha concluso Vasconi – sarà stipulata una convenzione tra la Regione Liguria il Comune di Finale e Legambiente al fine di promuovere le azioni necessarie al buon esito degli interventi, di avviare campi di volontariato e campagne di sensibilizzazione rivolta ai fruitori della splendida valle”. Alla valorizzazione del tracciato darà il suo apporto anche la Soprintendenza la quale si è resa disponibile a contribuire alla sua conservazione e manutenzione.