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Articolo n° 17568 del 13 Novembre 2007 delle ore 11:41

Costituente regionale del PD: 17 savonesi eletti nelle commissioni

[thumb:4454:r:t=Giovanni Lunardon]Regione. Presso l’Auditorium dei Musei di Strada Nuova sabato 10 novembre si è tenuta la prima riunione dell’Assemblea Costituente Regionale del Partito Democratico. A maggioranza sono state approvate alcune scelte tecnico-programmatiche e l’assemblea, in conformità al Regolamento quadro, ha nominato le commissioni regionali “Statuto” (formata dai 30 membri che avranno il compito di contribuire alla stesura dell’impianto federale dello Statuto nazionale e predisporre una proposta di Statuto regionale e di Regolamento finanziario regionale), “Forme di partecipazione alla fase costituente” (anch’essa formata da 30 membri) e “Manifesto regionale”, la commissione composta dai 56 componenti delle quattro province che dovranno redigere una proposta di documento programmatico del PD ligure. I savonesi eletti a far parte di tali commissioni sono in tutto 17: Giovanni Lunardon, Angela Nicolini, Giovanna Risso, Isabella Sorgini e Franco Vazio nella “Commissione Statuto”, Massimiliano Cane, Franco Lirosi, Angelica Lubrano, Antonino Miceli, Gaetano Militenda e Lorena Rambaudi nella “Commissione Forme di Partecipazione” e Federico Berruti, Piero Biamino, Anna Giacobbe, Rita Olivari, Marco Russo e Antonello Tabbò nella “Commissione Manifesto Programma”.
In occasione delle primarie del PD, nel savonese, così come in tutta la Liguria, non sono certo mancate polemiche anche aspre sull’invadenza escludente delle segreterie di partito nella scelta dei candidati e nella loro collocazione nelle liste secondo logiche spesso dovute a calcoli e mediazioni politiche tutte interne (caso emblematico, a Savona, quello di Isabella Sorgini inizialmente candidata nella lista Bindi e infine approdata ed eletta nella compagine dei vetroniani), con il conseguente scarso coinvolgimento e la marginalizzazione, è stato molteplici volte ripetuto da più parti, delle componenti appartenenti alla cosiddetta società civile.
Come risulta evidente dagli atti dell’assemblea genovese, uno degli obbiettivi dei costituenti è stato proprio quello di allontanare questo genere di critiche e polemiche ripristinando i canali di una partecipazione più allargata nel proseguimento della fase di costituzione del PD. “L’Assemblea Costituente del Partito Democratico ligure – si legge nel dispositivo finale redatto a Genova lo scorso sabato – pone tra le priorità della propria discussione e della sua elaborazione la necessità di pensare ad un partito che in quanto nato dal territorio nel territorio trova il suo primo radicamento; di un partito che in quanto nato da una nuova forma di partecipazione basi su di esse i luoghi di confronto politico, di organizzazione del consenso, di dialogo costante tra cittadini cittadine e gruppi dirigenti. Per questo compito delle Assemblee Costituenti è pensare, proporre e concretizzare nuovi strumenti di partecipazione e di coinvolgimento nelle scelte politiche, non solo delle rappresentanze, degli elettori e delle elettrici a partire da forum tematici, patti di consultazione con associazioni, referendum programmatici”. Conformemente a quanto annunciato nel programma presentato alle primarie dal segretario regionale Mario Tullo verrà istituito, entro il 30 novembre, il “Tavolo permanente per lo sviluppo” per permettere il confronto tra il nascente partito e le forze sociali. Le modalità di elezione degli organismi ai vari livelli territoriali da parte degli elettori e delle elettrici delle primarie, compresa l’eventualità di procedere all’elezione di organi sostitutivi dei coordinatori eletti il 24 novembre, saranno successivamente decise in base alle deliberazioni della Conferenza dei Segretari regionali convocata dal Segretario nazionale Walter Veltroni per il 16 novembre.
“Il mese di dicembre dovrà essere il mese dedicato alla partecipazione, coinvolgendo gli elettori e le elettrici delle primarie ai quali sarà consegnato il certificato di Fondatore del Partito Democratico”, è scritto a conclusione del dispositivo finale: entro il 23 dicembre saranno così convocate dai segretari regionali e dai coordinatori territoriali le assemblee di tutti i votanti alle primarie del 14 ottobre per costruire il partito democratico nei territori secondo le modalità decise dal segretario nazionale e dai segretari regionali.


» Fabrizio Pinna

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