[thumb:4682:r:t=Luca Volontè]Albenga. “Quanto sta accadendo in provincia di Savona ha dell’incredibile: nonostante si registri quasi un’interruzione di gravidanza al giorno, la Regione non fa nulla e ci sono Comuni come Albenga che hanno revocato la convenzione che assegnava contributi economici alle madri in difficoltà “. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè.
“Ciò avviene – afferma l’esponente Udc – sotto la regia politica di Rifondazione Comunista, che considera inadeguato aiutare una donna in condizioni di indigenza economica tali da optare per l’interruzione di gravidanza. Una presa di posizione irresponsabile che rientra in una precisa strategia filo-abortista”.
“Invece di mandare le sue consulenti a stringere mani ai convegni della Fiapac e a spianare cosi la strada alla pillola Ru486 in Italia, il ministro Turco – conclude Volontè – si interessi da vicino a questi dati allarmanti e argini l’ondata di aborti che sta funestando Savona”.
Eraldo Ciangherotti, presidente del Centro Aiuto Vita ingauno, intanto, ha annunciato ricorso legale contro la revoca del protocollo d’intesa siglato un anno fa che prevedeva contributi per le donne albenganesi alle prese con maternità difficili. La convenzione, infatti, è stata annullata unilateralmente dall’amministrazione comunale e a nulla sono serviti i successivi tentativi di mediazione del sindaco Antonello Tabbò.
Spiega Ciangherotti: “Il nostro è un progetto per tutelare la maternità di fronte a quelle difficoltà , spesso di tipo economico, che inducono le donne a prendere in considerazione l’ipotesi di abortire. Con l’impegno dei volontari siamo riusciti a dissuadere alcune donne dall’idea dell’aborto, ma l’incidenza delle interruzioni di gravidanza ad Albenga come in provincia è purtroppo elevata”. Più di cento mamme nell’anno in corso, secondo i responsabili del Centro Aiuto Vita, nel Comune di Albenga avrebbero trovato chiusa la porta dell’economato.
“Abbiamo all’unanimità constatato – prosegue il presidente del Cav – che al Comune di Albenga del sostegno alle madri in difficoltà non è interessato niente, perché zero è il contributo che il Comune ha versato per aiutare delle mamme alla prese con una maternità difficile. Abbiamo persino constatato che il sindaco, proponendoci di entrare nel silenzio, si ostina a prendere tempo per un più ampio tavolo di concertazione con associazioni che alla maternità non riservano alcuna attenzione concreta e materiale”.
Il Cav ingauno, dunque, presenterà un ricorso in sede legale per chiedere l’annullamento della delibera con cui l’amministrazione ha revocato la convenzione.
Dispiace costatare che, ancora una volta l’amministrazione Vazio-Tabbò non abbia capito che il C.A.V.I. sia una risorsa incredibile per Albenga e per questo dovrebbe essere aiutata finanziariamente.
Il Comune deve assolutamente stare vicino a queste persone che come volontari aiutano la città ed i suoi cittadini dove proprio il comune non riesce ad arrivare a causa di politiche sociali opinabili, invece di contrastarne ogni azione in modo indiscriminato.
Sinceramente rimango ogni volta sbalordito da tale comportamento perchè colpisce dei volontari, i quali hanno creato un qualcosa di unico nella zona ingauna.
cordiali saluti
GUIDO LUGANI