[thumb:534:r]Ceriale. Sono stati dimessi i due coniugi milanesi rimasti intossicati, l’altra notte, dal monossido di carbonio in un’abitazione di via Sant’Eugenio, nei pressi del parco acquatico Le Caravelle, a Ceriale. Andrea Manara, 68 anni, e la moglie Antonietta Grandi, 70 anni, erano stati soccorsi dalla Croce Rossa e dal 118, con il supporto dei vigili del fuoco, e trasferiti dapprima all’ospedale Santa Corona, quindi alla camera iperbarica del San Martino di Genova. Sono tornati a casa nel pomeriggio, dopo una serie di accertamenti clinici.
I carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nell’alloggio della coppia di villeggianti. Secondo i riscontri, l’avvelenamento sarebbe stato causato dal cattivo funzionamento di una calderina a muro alimentata a Gpl. Il monossido di carbonio è un gas inodore e l’inalazione può causare prima l’assopimento e poi la morte. La calderina era stata sottoposta di recente ad un intervento di manutenzione, ma non è riuscita a smaltire adeguatamente il monossido, mettendo a repentaglio la vita dei due coniugi lombardi.
La coppia nella tarda serata di domenica si è accorta del malessere e ha avvertito il 118 intorno alle 22,50. Immediati i soccorsi, prima che la situazione degenerasse.
