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Articolo n° 18430 del 05 Dicembre 2007 delle ore 11:33

Celle Ligure, nel 2008 Villa Teresa a pieno regime

Celle Ligure. L’iniziativa nasce dalla necessità di offrire a persone disabili a livello psico-fisico e sensoriale l’opportunità di continuare a vivere nel proprio ambiente e nel proprio territorio, anche quando le loro famiglie non fossero più in grado di prendersi cura di loro. Questa l’idea che Giuseppe Colombo, presidente della Cooperativa sociale “Il Granello” di Varazze, pone alla base del progetto che si propone di aprire, nel primo trimestre del 2008, la residenza “Villa Teresa” a Celle Piani, inaugurata ufficialmente nei giorni scorsi.
Alla Fondazione orizzonti sereni (Fonos), con sede a Milano e impegnata da almeno tredici anni in progetti consimili, grazie anche alla mediazione de La nostra famiglia di Varazze, “è giunta in donazione dalla famiglia Arecco–Besio la villa Liberty di Celle, costruita nel 1920, con lo scopo di trasformarla in residenza per disabili adulti privi dell’appoggio della famiglia”. Avendone rilevato la proprietà nel 1938, a partire dal 1950 fino al 1989 la famiglia Arecco sviluppa una attività alberghiera. La storia successiva della casa, poi, racconta Colombo, “segue la vita di Vincenzo Besio, ora ultra quarantenne, il figlio di Maria Teresa Arecco, al quale la madre e lo zio Giuseppe vogliono garantire un futuro sereno”.
A partire dal 2003, allora, spiega ancora Colombo, “la neocostituita fondazione Fonos Liguria ha avviato il percorso di ottenimento dei permessi necessari, fino a che nel mese scorso, terminati i lavori di ristrutturazione, la casa è stata inaugurata”.
Per quanto riguarda le disponibilità di spazio, precisa Colombo, “siamo in grado di offrire dieci posti fissi e almeno quattro di sollievo. La lista delle domande è già consistente, tanto che è stata già sottoposta agli enti competenti per le opportune valutazioni”. Dal punto di vista del personale, invece, “la nostra realtà è aperta a volontari e associazioni, mentre il coordinamento generale è ovviamente affidato a personale dipendente specializzato. Il nostro obiettivo, insomma, resta quello di “offrire un servizio 24 ore su 24, senza vincoli di età o patologia”.
Un’opera così complessa, conclude Colombo, “ha richiesto la collaborazione e il contributo di molti, persone ed enti, che hanno creduto nella forza delle idee e nella loro capacità di lasciare un segno positivo nella vita delle persone. A tutti loro va la gratitudine della Fonos, ma soprattutto delle persone che abiteranno questa casa, dove ci auguriamo possano trovare un futuro sereno e una gioiosa qualità di vita”.


» Felix Lammardo

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