[thumb:3876:r]Liguria. Diminuiscono del 4% gli infortuni sul lavoro in Liguria, passando da 31.762 a 29.969, ma sono aumentati quelli mortali: dai 25 nel 2005 ai 30 nel 2006, di cui tre in Provincia di Savona, e 23 sono quelli denunciati fino al novembre di quest’anno. E’ quanto rende il direttore regionale dell’Inail, Giuseppe Cerami, che ha presentato questa mattina a Genova il rapporto regionale annuale dell’ente, alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche Attive per il Lavoro Enrico Vesco e dell’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo.
Il rapporto, che confronta gli anni 2004 e 2006, mostra un trend positivo ma anche alcune ombre: l’occupazione aumenta e diminuiscono gli infortuni denunciati e riconosciuti dall’Inail, ma rimane il problema del lavoro nero e della sicurezza. L’occupazione in Liguria nel biennio cresce di 30 mila unità (un +4.9% che supera il +3.1% del Nord Ovest e il +3.3% del Nord Est), arrivando a 637 mila occupati. Il tasso di occupazione balza dal 60.2% al 62.4%, prevale il terziario, seguito da industria e agricoltura.
Sul fronte degli incidenti sul lavoro in controtendenza il dato degli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri, che aumentano, arrivando a rappresentare il 10% del totale. Sono l’edilizia, l’industria dei metalli e i trasporti i settori pi colpiti dagli infortuni.
“Il trend confortante – ha detto Cerami – il lavoro fatto mostra i primi risultati. Nel 2008 intendiamo siglare un nuovo protocollo d’intesa con le forze dell’ordine, molti incidenti infatti riguardano i lavoratori dei trasporti o il viaggio casa-lavoro. Vogliamo replicare quello firmato nel giugno scorso con Confindustria e quello sottoscritto due settimane fa con l’assessorato regionale alla Sanità “.
La regione Liguria nel 2008 investirà 850 mila euro per migliorare la sicurezza nei posti di lavoro, l’assessore Montaldo ha spiegato: “L’obiettivo quello di aumentare i controlli per sconfiggere il lavoro nero, migliorando la capacità di lettura nelle strutture di soccorso, dove spesso i lavoratori non denunciano dove si sono infortunati fatti male”.
Il direttore regionale dell’Inail ha infine chiesto l’istituzione di un pool d’intelligence per affrontare unitariamente il problema; i 10 controllori sulla vigilanza del rischio dell’ente – ha osservato – sono pochi, e devono lavorare in modo coordinato con gli assessorati di Lavoro e Sanità .