Pietra Ligure. I medici generici del comprensorio del Finalese e gli anestesisti del Santa Corona rappresentati dal dott. Mascotto, dal dott. Quaini e dal dott. Brunetto si sono incontrati martedì sera nei locali dell’ambulatorio di valutazione preoperatoria del nosocomio pietrese. Scopo dell’incontro era quello di informare i medici di medicina generale sul percorso pre-operatorio del paziente-operando, sulle più aggiornate tecniche anestesiologiche e sul controllo del dolore post-operatorio.
Tuttavia nel corso della serata sono emerse alcune problematiche, in particolare i medici di famiglia hanno lamentato il distacco tra loro e il mondo dell’ospedale. Soprattutto nella fase di valutazione preoperatoria diventa fondamentale riuscire a trovare il dialogo necessario tra le due parti per garantire ai pazienti un servizio sanitario il più possibile completo e dettagliato: troppo spesso infatti, a causa di una cattiva o talvolta inesistente comunicazione, i medici ospedalieri si ritrovano con informazioni riguardanti l’anamnesi del paziente operando incomplete o frammentarie.
Dalla constatazione di questa carenza è nata un’iniziativa importante: “Ci siamo impegnati ad acquisire e compilare un elenco con tutti i recapiti dei medici di famiglia del comprensorio – spiega il dott. Brunetto, direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Terapia del dolore – per poter avere una loro valutazione immediata quando il paziente non fosse in grado di spiegare le sue problematiche. In questo modo, per esempio, nel caso in cui fosse necessario avere i referti di alcuni esami di un paziente per avere un quadro preoperatorio o una anamnesi più completa si potranno richiedere rapidamente via fax”.
All’impegno dei medici del Santa Corona è seguita una seconda iniziativa, complementare a questa, da parte dei medici di base. “Per accelerare i tempi della fase di valutazione preoperatoria – continua il dott. Brunetto – su richiesta del medico dell’ospedale, i medici del comprensorio del finalese si sono impegnati a elaborare una scheda stampata di anamnesi del paziente”.Â
L’incontro ha suscitato impressioni positive da entrambe le parti: “Il nostro coinvolgimento è stato gradito dai medici del comprensorio. È interessante e doveroso contattare i medici che conoscono in modo esaustivo i propri pazienti più spesso, in modo da avere a disposizione il controllo di tutte le variabili della persona che dovrà essere operata. Tutte le idee emerse durante l’incontro sono ottime, la nostra speranza è che siano messe in pratica velocemente. Più in generale – conclude il dott. Brunetto – la soddisfazione più grande è dettata dal fatto che finalmente è stato abbattuto un muro di incomunicabilità tra medici ospedalieri e medici di base che non faceva che isolarci reciprocamente a discapito della nostra professionalità “.