Regione. Riformare il regolamento comunitario del Piano di Sviluppo Rurale per consentire agli enti locali di recuperare l’Iva versata per la realizzazione di interventi finanziati dallo stesso PSR. La norma europea vigente stabilisce, infatti che l’Iva pagata da Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni su investimenti del PSR non può più, a differenza del passato, essere considerata un costo e quindi non può venire ammessa a contributo Ue. Secondo una stima, la riforma della norma consentirebbe agli enti locali liguri di usufruire, complessivamente, di circa 10 milioni in più da investire nell’arco del sette anni in cui il piano è in vigore.
La richiesta è stata presentata dall’assessore all’Agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini alla riunione del Comitato Tecnico permanente delle Politiche Agricole tenutasi oggi al Ministero, alla presenza del sottosegretario Guido Tampieri e di tutti gli assessori regionali. La proposta ligure è stata discussa, accolta dal comitato e recepita dal Governo.
“Senza questo provvedimento gli investimenti e gli interventi contenuti nella diverse misure dei PSR e ad essi collegati rischiano di non poter essere realizzati per l’eccessivo peso finanziario che graverebbe , in particolare, sui piccoli comuniâ€, spiega Cassini.
Altra proposta avanzata a Roma dalla Regione Liguria e anche questa accolta da regioni e Governo, riguarda i piani di settore in Agricoltura, di cui due, uno per la Floricoltura e l’altro per la Forestazione interessano la nostra regione. Due piani, quest’ultimi, già varati e finanziati sui quali saranno investite risorse fino al 2009.
L’assessore Cassini ha chiesto di istituire un nuovo Piano di Settore, oltre a quelli proposti a livello nazionale, dedicato all’olivicoltura.
“Un importante risultato – ha commentato Cassini – che permetterà ai tre comparti produttivi agricoli della Liguria di avere i piani di settore approvati e finanziatiâ€.