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Articolo n° 18897 del 17 Dicembre 2007 delle ore 08:38

Per l’economia savonese in arrivo un anno denso di incognite

[thumb:2736:r]Provincia. Il 2008 si profila un anno denso di incognite per l’economia savonese. Nell’arco degli ultimi sei mesi si è affievolito in provincia il clima di fiducia in una ripresa nel nuovo anno, che si respirava ancora a fine primavera. Previsioni indensiderabili sono confermate anche da Unioncamere, che pone la Liguria fanalino di coda tra le regioni del Nord-Italia con un aumento del Pil che dovrebbe traguardare l’1,5%.   
“In un settore di punta come quello dell’edilizia – spiega il presidente della Camera di Commercio di Savona, Giancarlo Grasso – i vani delle abitazioni costruiti nel primo semestre di quest’anno, rispetto all’analogo periodo del 2006, risultano pressoché dimezzati e il relativo volume ridotto di oltre un terzo. Segnali preoccupanti arrivano anche dal mondo del lavoro: la cassa integrazione è in ascesa dal quarto trimestre dello scorso anno. Il valore aggiunto del turismo appare in fase calante, come peraltro le presenze nelle strutture ricettive nei primi 8 mesi con un -2,06%”.
“I ritardi legati alla mancata realizzazione di alcune infrastrutture – prosegue il numero uno di Palazzo Lamba Doria – potrebbero compromettere i traffici portuali che pure hanno segnato quest’anno una certa ripresa, seppure inferiore rispetto ai risultati 2006. I consumi che si erano ripresi nella prima parte dell’anno, hanno subito una frenata e si prevede un’inversione di tendenza per il 2008”.
“Il saggio di crescita del numero di aziende della provincia tra gennaio e settembre di quest’anno – sottolinea Grasso – è pari a +0,37% con un saldo attivo di 226 ditte e società rispetto alle 343 del 2006. Sicuramente si tratta di un dato superiore rispetto al +0,23% della Liguria, al +0,20% del Nord-Ovest e al +0,25% dell’Italia. Resta il fatto che nei primi mesi 2007 hanno chiuso nel Savonese 1888 aziende con un andamento negativo che ha interessato i tre trimestri”.
Tre gli obiettivi di sviluppo per la comunità locale proposti dal presidente dell’ente camerale: “I presupposti fondamentali per poter crescere e sviluppare la nostra economia sono la piattaforma contenitori di Vado, il potenziamento sempre a Vado della centrale termoelettrica e la delocalizzazione della Piaggio a Villanova, mentre si auspica il superamento dell’incertezza che riguarda in Valbormida i piani di rilancio industriale per Ferrania”.


» Felix Lammardo

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