Con l’occasione dell’ultima riunione del Consiglio Comunale, precedente il Santo Natale, desidero indirizzare al Sindaco, agli Assessori, ai colleghi Consiglieri e alla cittadinanza tutta, questo messaggio di saluto e di augurio.
A diciotto mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione ritengo opportuno fare una prima riflessione sull’esperienza maturata e sui risultati raggiunti: lo faccio da Presidente del Consiglio Comunale, in una veste istituzionale che esprime il lavoro dell’Assemblea Consiliare e la rappresentanza democratica dell’intera Città , in tutte le sue componenti.
Non avevo mai ricoperto, in precedenza, un ruolo così rilevante e delicato: sicuramente, almeno all’inizio, non saranno mancati incertezze ed errori, per i quali sinceramente mi scuso.
Il tempo trascorso e l’esperienza maturata mi consentono però, oggi, di dare una lettura serena del mio impegno professionale, nel rispetto dell’Istituzione che mi trovo a presiedere.
Fin dall’inizio l’obiettivo prioritario della mia azione è stato quello di assicurare la formazione e l’espressione di tutti i Gruppi consiliari e di garantire la massima collaborazione di e verso ogni singolo Consigliere: anche quando si è trattato, come nel caso del richiamo alla puntualità negli orari di convocazione, di condividere collegialmente il rispetto di regole poste a presidio della rappresentanza democratica e del prestigio del Consiglio comunale.
E’ inoltre doveroso da parte mia citare la preziosa collaborazione dei Capigruppo e dei Presidenti delle Commissioni Consiliari, sia per la corretta impostazione del calendario dei lavori sia nel momento concreto dell’esame delle singole proposte ed iniziative.
Altrettanto preziosa, nell’ambito del corretto svolgimento dei rapporti istituzionali e del normale disbrigo delle procedure deliberative, è stata la collaborazione con il Sindaco e con la Giunta comunale.
Fra gli argomenti più significativi che abbiamo trattato, ricordo l’ampia discussione a proposito della Margonara e del cosiddetto progetto Fuksas, che in un lungo percorso durato circa tre mesi ha visto la partecipazione delle Istituzioni cittadine, delle Associazioni professionali e delle rappresentanze della realtà locale, e con l’impegno di tutti ha prodotto un’ampia e condivisa conoscenza dei diversi aspetti della questione stessa.
Obiettivo prioritario è stato altresì cercare di avvicinare il più possibile l’Istituzione consiliare ai cittadini, al mondo giovanile e in particolare a quello della scuola.
E’ in quest’ottica che ricordo con viva soddisfazione come l’invito rivolto alle Autorità scolastiche, affinché gli studenti partecipassero direttamente ai lavori del Consiglio comunale, sia stato con entusiasmo accolto; si è trattato di un’esperienza che, anche se ancora da migliorare sotto vari aspetti, costituisce comunque una delle espressioni più qualificate del senso stesso della politica e della cultura locale. Viviamo oggi, infatti, in un clima assai acceso e critico nei riguardi della classe politica, che va sotto il nome, appunto, di “antipoliticaâ€: ritengo che molti dei temi oggetto di contestazione meritino di essere valutati e discussi con l’obiettivo di prevenire fenomeni di qualunquismo contro le Istituzioni e coloro che le rappresentano e di concorrere ad indirizzare l’impegno comune verso la costruzione della nostra Città e del suo futuro. L’intervento dei giovani è allora fondamentale per affermare in modo spontaneo e diretto “ la partecipazione di tutti alla vita e ai problemi di tutti,†con la ricchezza della diversità delle proprie idee e la consapevole solidarietà nella positiva ricerca del bene comune.
Di tali valori è certamente espressione la qualità dell’impegno profuso da ogni Consigliere, nella giusta dialettica e nel rispetto fra maggioranza e minoranza, così come l’attenta collaborazione fra Giunta e Consiglio comunale.
Altra rilevante questione sul tappeto è oggi quella rappresentata dai cosiddetti “costi della politicaâ€.
Anche la nostra Amministrazione ne viene investita, e diverse sono le opzioni e i giudizi che accompagnano la produzione di importanti riforme in fase di studio e di realizzazione. Non compete al Presidente del Consiglio entrare nel merito della questione, se sia cioè giusto ridurre il numero degli Assessori, gli importi delle indennità dei Consiglieri comunali, sopprimere i Consigli di circoscrizione e così via.
Ciò che mi preme ribadire è che ciascuno di noi che fa politica deve riuscire a “vivere†il proprio ruolo con la consapevolezza di rappresentare altre persone, i propri concittadini con i quali è quotidianamente a contatto: un ruolo la cui legittimazione non si fonda sul denaro ma sulla forza delle proprie idee e sulla capacità e consapevolezza non di “occupare posti†ma di dare il proprio contributo per qualche cosa di utile per tutti.
In questo senso colgo l’occasione per riaffermare la costante attenzione del Consiglio comunale ai temi che stanno più a cuore alla nostra gente, dalla sicurezza urbana alla rete di protezione sociale, alla vita dei quartieri, alla crescita dell’offerta turistica ed ambientale.
Sarebbe un errore, in tal senso, lasciare che proliferi un’immagine urbanistico-dipendente, rappresentativa di una Città in balia di ciò che si cementifica, dimenticando gli assi fondamentali che meglio esprimono la vita e i valori della nostra comunità : Savona è infatti la Città della natalità , per il positivo trend di nascite recentemente registrato, Savona è la Città della cultura, per la sua storia, le sue tradizioni, i suoi innumerevoli e preziosi monumenti a forte valenza religiosa.
Allo stesso modo, Savona è la Città che sa discutere del proprio sviluppo e del proprio futuro, aprendo al turismo, alla qualità urbana, alla cooperazione istituzionale ed al parternariato produttivo e sociale.
E’ la Città dei giovani, per la qualità e l’ampiezza delle iniziative e delle manifestazioni di carattere teatrale, musicale e popolare, per il valore del suo sistema scolastico, ma è anche la Città della solidarietà sociale, per i tanti servizi sociali distribuiti sul territorio in favore della popolazione anziana e dei meno abbienti, di cui spesso neppure i mass-media sembrano interessarsi.
Prendere consapevolezza di questo ruolo e anche di questa responsabilità è dunque patrimonio indispensabile per chiunque si ponga, anche attraverso la politica e l’amministrazione locale, al suo servizio.
Senza voler indulgere in inutili cerimoniali, ritengo che sarebbe quanto meno ingeneroso disconoscere il ruolo ed i meriti che l’Amministrazione Berruti si sta conquistando sul campo, con una sapiente regia dello sviluppo e del rilancio della Città .
Altrettanto ingeneroso sarebbe non riconoscere all’intero Consiglio comunale l’esercizio di una proficua azione collegiale per il bene comune, anche mediante un ruolo di opposizione attento e consapevole.
Costretto a letto per un brutto incidente stradale, ormai da qualche tempo, devo confessare che mi mancano terribilmente la vita del mio Comune, il personale tutto, le sedute del Consiglio Comunale, le relazioni quotidiane con il Sindaco, l’Amministrazione, lo scambio di idee e di opinioni con il Dott. Caviglia, con il Segretario Generale e, soprattutto, il contatto vivo e diretto con la mia gente, dal bar alla mattina, alle passeggiate in centro, al saluto degli amici.
La politica mi ha insegnato tutto questo ed il ruolo di Presidente del Consiglio comunale mi fa avvertire oggi un profondo senso di appartenenza alla mia Città e il grande desiderio di tornare al più presto per riprendere con tenacia ed umiltà il mio lavoro.
E’ tempo di Natale e mi sono sentito in dovere di accendere con questa lettera la mia piccola luce sul grande albero della nostra bellissima e amatissima Savona.
Un caro saluto a tutti.
Marco Pozzo
Presidente del Consiglio Comunale di Savona