Savona. E’ inizita da pochi minuti presso la Port Authority savonese la Conferenza dei servizi sull’iter burocratico di realizzazione del porticciolo turistico della Margonara tra Savona e Albissola e della torre alta 120 m ideata dall’architetto Massimiliano Fuksas.
Il progetto prevede 650 posti barca, collina artificiale tra il tracciato dell’Aurelia e le banchine e strutture destinate alla ricettività e al residenziale.
E se il progetto trova dissensi all’interno di alcuni partiti politici e di altre associazioni cittadine con la richiesta di un referndum popolare, l’investimento presentato dall’imprenditore Gambardella prevede ben 120 milioni di euro. E proprio lo stesso Gambardella ha annunciato la possibilità che altri due grossi soci possano entrare a breve nell’operazione Margonara.
Quanto ci guadagneranno da questo scempio?
antonio gianetto scrive:
20 Dicembre 2007 alle 13:50
Quanto ci guadagneranno da questo scempio?
una barcata di soldi …. anche in seguito con i proventi del parcheggio delle barchette di chi poi se ne andra’ altrove a spassarsela.
Quanto guadagneranno sono al massimo problemi loro a me preme sapere quanto costerà a noi cittadini il tutto e non solo in termini economici ma anche ambientali e di stress.
La costa ligure si sta riempiendo di questi porticcioli parcheggio, ne vedi uno e li hai visti tutti, un appiattimento nato da scarsa immaginazione.
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Per quanto riguarda il pirillo questo probabilmente trae origine dal desiderio di far qualcosa di diverso, di provocatorio di caratterizzare in qualche modo la progettazione di … un semplice squallido parcheggio di barchette.
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Tanto chi ha progettato il tutto non si presentera’ nemmeno alla inaugurazione (che si spera non si faccia) e guardera’ il suo pirillo dalla sua barchetta ….. al largo.
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Per quanto riguarda i dubbi sullo stress o le preoccupazioni ambientali non bisogna preoccuparsi …
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la zona in questione, pur con il suo fascino e’ malata, sarebbero necessarie cure per rimetterla in piedi, con questa cura il problema sara’ risolto ….. definitivamente.
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Dopo il funerale tutti riceveranno un po’ di eredita’, la pista ciclabile, forse, un qualche bel centro commerciale, forse, ….. ,forse ….
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Ma cosa centra l’ingresso di altri soci in questa infausta operazione.
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Il problema di fondo e’ l’arroganza di chi ritiene di poter autorizzare una speculazione in base ad un presunto consenso popolare.
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Oggi chi si trova a governare lo fa’ solo perche’ e’ stato votato come il “meno peggio” e non a seguito di una scelta del migliore.
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Un po’ di umilta’ sarebbe auspicabile.
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Detto questo non e’ assolutamente escluso che possa derivare un consenso diffuso a questa iniziativa:
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voluta da pochi,
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ed osteggiata da pochi,
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una pura speculazione che tuttavia puo’ anche offrire qualche misero vantaggio.
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Il referendum popolare appena approvato e’ lo strumento giusto per mettere fine alla diatriba.