[thumb:4885:r]Albenga. Riapre i battenti la torre civica di Albenga. La torre comunale ingauna, seconda in altezza solo al campanile della cattedrale di San Michele, rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 13 gennaio 2008, ogni mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15 alle 19. Il costo della visita è fissato in 2 euro, mentre l’ingresso è gratuito per i minori di 14 anni. La riapertura continuativa della torre è stata permessa dalla definitiva messa a norma dell’edificio conclusa a cura della Palazzo Oddo srl. I servizi di accoglienza presso la torre sono garantiti dalla cooperativa S.T.R.A.D.E.
E’ possibile salire i 126 gradini che conducono fino alla cella campanaria, da dove, a circa quaranta metri di altezza, si gode un ampio ed insolito panorama sulla città e sul territorio circostante, dall’isola Gallinaria alle cime innevate delle Alpi Liguri. All’interno dei piani superiori del palazzo vecchio del Comune non mancano curiose e importanti testimonianze del passato: il prestigioso soffitto ligneo dei primi del Cinquecento che sovrasta la sala del Podestà e gli stemmi di famiglie nobili affrescati alle pareti, le due antiche porte del battistero rimontate all’interno della torre e il massiccio forziere inserito in una nicchia al secondo piano. Durante la salita fino alla sommità della torre si può ricostruire l’evoluzione dell’edificio, tra feritoie, bifore e monofore chiuse e riaperte, con continue modifiche a partire dalle prime ristrutturazioni quattrocentesche del palazzo fino ai restauri degli anni Trenta e Cinquanta del Novecento.
“La Torre comunale risale alla fine del sec. XIII o ai primi anni del ‘300, ed è incerto se abbia appartenuto prima alla potente famiglia dei Cepolla o se sia stata espressamente costruita dal Comune. La Torre, come la maggior parte di quelle costruite a quell’epoca, ha la base in grandi blocchi di pietra nera ed il resto in opera laterizia, tipica delle costruzioni romaniche e gotiche di Albenga dal sec. XIII al XV†scrisse Nino Lamboglia nella sua guida “Albenga romana e medioevale”.
“Per noi – commenta il consiglio di amministrazione della cooperativa S.T.R.A.D.E. Liguria da Scoprire – è un onore avere la possibilità di aprire ai visitatori un monumento dal valore culturale e simbolico così importante, indipendentemente dal riscontro economico delle aperture”.